domenica 27 luglio 2008

Una vigilessa a mani nude e un padre ...

Il luogo dell'aggressione alla bambinaLa bimba è in gravissime condizioni generali per stato di coma post-traumatico, il padre arrestato, la vigilessa che ha tentato di fermarlo parla e racconta, ma i suoi occhi sono quelli di chi ha visto l'orrore. Un padre in preda ad un raptus violento e irrefrenabile, fuori di sè si accanisce contro la sua bimba, 4 anni: l'età della tenerezza assoluta. La giovane vigilessa ha gridato, ma avrebbe dovuto fermarlo a mani nude. Lei avrebbe voluto certamente fermarlo, ma non ha potuto evitare il massacro compiuto sulla bambina ai piedi dell'altare della patria, a cinquanta metri dal Campidoglio, a due-trecento metri da Montecitorio e dal Senato della Repubblica. Il cuore di Roma civile e politica. Fatti simili sono rari, ma possono accadere. Se i vigili fossero dotati almeno di uno sfollagente forse si sarebbe potuto almeno limitare i danni ad una creatura che aveva diritto ad essere tutelata dalla nostra legge e dai nostri tutori dell'ordine. Invece è stato versato sangue di bambina. Chi difende i deboli e i bambini quando lo stato garantisce indiscriminatamente anche le persone pericolose e non dà strumenti di difesa nemmeno a un vigile urbano?



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